Vita. 200 stories through the glass.

Gli anziani e i bambini stanno bene insieme e sono ricchezza gli uni per gli altri: l’incontro permette agli adolescenti di costruire relazioni significative con altri adulti al di fuori della loro famiglia e, allo stesso tempo, il contatto con i bambini può donare all’anziano una dimensione progettuale sul domani.

Gli anziani e i bambini stanno bene insieme e sono ricchezza gli uni per gli altri: l’incontro permette agli adolescenti di costruire relazioni significative con altri adulti al di fuori della loro famiglia e, allo stesso tempo, il contatto con i bambini può donare all’anziano una dimensione progettuale sul domani.

Queste le premesse del progetto “Vita. 200 stories through the glass”, dell’artista Raoul Gilioli, un’opera che si presenta sotto forma d’installazione ma che in realtà riproduce, grazie al suo processo creativo, un vero “mondo intergenerazionale” dove i vissuti, i sogni, le aspettative e gli obiettivi, raggiunti, mancati o adattati, s’intrecciano e si contaminano.

 

IL PROGETTO

Con il progetto “Vita. 200 stories through the glass” l’artista Raoul Gilioli propone un percorso di riflessione, attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, sul tema delle relazioni intergenerazionali. Un progetto articolato in diverse fasi per arrivare alla costruzione di un’opera di grandi dimensioni composta da 200 sagome in cristallo che raffigurano coppie di bambini e adulti, per mano, in scala 1:1.

La sagoma è tratta da una fotografia successivamente “trasformata in cristallo” mediante taglio waterjet. Sulla superfice del cristallo è serigrafato un QR code per accedere all’intervista audio, e al video della coppia, su un sito/blog dedicato al progetto: il bimbo racconta la storia dell’adulto facendola sua, e viceversa.

I soggetti sono ritratti per mano, un gesto di protezione reciproca e complicità, un punto di riferimento per entrambi; la selezione dei soggetti intervistati e fotografati, che diverranno sculture interattive in cristallo, avviene in base a criteri legati alle classi sociali, all’etnia, alla localizzazione geografica etc. con l’obiettivo di intercettare e rappresentare le principali tipologie sociali.

La scelta del materiale non è casuale. Oltre ad essere specifico oggetto di ricerca artistica, il cristallo ben rappresenta la “fragilità” non da intendersi nel suo significato di “debole” o “facile a rompersi” ma piuttosto come “prezioso” e “da preservare con la massima cura”. Oltre a questo entra in gioco il valore della “trasparenza”: la base necessaria per la costruzione di rapporti fiduciari solidi e duraturi.

Un veicolo per la raccolta fondi

Il progetto “Vita. 200 stories through the glass”, grazie alla dinamica costruttiva del progetto, è volto ad attivare la “corresponsabilità” collettiva sia rispetto al tema della solidarietà intergenerazionale sia rispetto alla realizzazione di un progetto concreto a favore dell’infanzia; un esempio di quanto l’incontro tra cultura e sociale possa attivare dinamiche virtuose: l’opera completa deve essere, infatti, letta come composta da 200 multipli d’autore che saranno ordinabili e acquistabili sul sito dedicato al progetto. In questo senso il progetto è un vero e proprio “cantiere della solidarietà” cui si potrà partecipare, acquistando l’opera, per vedere realizzato il progetto sociale prescelto.

Credendo nelle potenzialità racchiuse nel progetto, e nelle ricadute positive a livello sociale, Banca Mediolanum sostiene il progetto nella sua fase di start-up attraverso il supporto nella comunicazione e promozione dell’iniziativa tra i propri clienti.

L’artista Raoul Gilioli devolverà a Fondazione Mediolanum Onlus una percentuale pari al 20% per ogni opera venduta entro fine anno: i fondi così raccolti verranno raddoppiati e destinati al progetto “Un nido per ogni bambino” di Mission Bambini.

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